sabato 9 gennaio 2010

telefilm

in alcuni momenti, la mia vita sembra un telefilm.

verso la metà di novembre amicaamericanaj mi ha invitato alla cena per il giorno del ringraziamento.
il giorno deputato (che però non era il giovedì, che in questo paese senza feste infrasettimanali non è festa - e poi, visto che qui non siamo in america, perché mai avrebbe dovuto esserlo- ma il sabato successivo) sono andata ad aiutarla a cucinare.
ed abbiamo affrontato la bestia.
lui, il signore incontrastato della giornata: il tacchino.
così grande che a malapena entrava nel forno (misero forno europeo di dimensioni normali), va prima lavato nel brodo, poi fatto riposare, poi farcito, imburrato su tutta la superficie (e se no non era grasso e che gusto c'era) e alla fine infornato con un termometro infilato nella coscia.
deve cuocere quattro o cinque ore ma la temperatura interna non deve mai superare gli x gradi altrimenti, sacrilegio, la carne si secca.
uno stress che non vi dico.
prima di essere servito, il tacchino va svuotato del suo ripieno e poi affettato. il ripieno viene servito a parte (e vengono preparati diversi altri papponi, sempre chiamati ripieni, che però non hanno mai riempito niente, con diversi gusti).

e, alla fine, la cena: come nei migliori telefilm c'erano, appunto, il tacchino con i suoi ripieni, le patate dolci in diverse varianti, le mashed potatoes (che guai a chiamarle purè, ma quello sono), la corncream (un pappone di mais e spezie), vaire crostate al rabarbaro e sapori vari, verdure, salse, eccetera eccetera. un'orgia di cibo. innaffiato da litri e litri di alcool.

oltre ad aver avuto la conferma che nei loro film e telefilm gli americani non inventano niente, mi sono goduta in silenzio l'emozione di cenare con la segreta speranza che brenda e dylan arrivassero da un momento all'altro per unirsi a noi.

1 commento:

  1. Ciao!
    mi chiamo Tiziana, sono di Milano e mi sono imbattuta nel tuo blog mentre cercavo info sulla vita ad Amsterdam. Molto carino, complimenti! Io ho vissuto lì un mese e mezzo, tra ottobre e novembre, ma mi piacerebbe trascorrere qualche mese in questa bellissima città, per cui ho deciso di tornarci (in teoria settimana prossima dovrei partire). Ti scrivo per chiederti un consiglio (scusa se mi permetto!): io ho un lavoro che posso fare da casa, mi bastano un pc e una connessione a internet, per cui mi sono detta, perchè stare a milano? solo che sento sempre dire che trovare una stanza ad amsterdam è praticamente impossibile! sarò ospite da un amico per qualche giorno, ma poi? non vorrei rinunciare al mio sogno... è davvero così grigia la situazione casa? tu come hai fatto, se posso chiedertelo? ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto, e gli auguri di un felice 2010!
    ciao, Tiziana (tiziana.sciachitano@gmail.com)

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