venerdì 22 aprile 2011

avventure

sono tornata, i'm back, ik ben terug.

era ormai da qualche giorno che cercavo una scusa per tornare da queste parti e farmi perdonare la latitanza.

ieri sera la scusa si è presentata a me nei panni di un tassista anziano.
dopo essere stata a cena fuori, cercavo un modo per tornare a casa dalla zona del colosseo ma era troppo tardi per gli autobus, quindi ho preso un taxi (anzi un tassì come avrebbe detto nonna).

il tassista aveva più o meno gli anni di mia nonna ed era tanto che non mi capitava un educatissimo ma logorroico signore anziano. ultimamente tutti i taxi che ho preso erano guidati da giovani affetti da mutismo intenti ad ascoltare trasmissioni calcistiche alla radio.

lui voleva fare conversazione poverino, ma io avevo bevuto un po' troppo e forse rispondevo a sproposito perché è stato solo dopo cinque buoni minuti che ho capito l'equivoco:

poiché ero salita sul suo taxi bianco da sola, a mezzanotte passata di giorno feriale e proprio in quel punto della città, lui dava per scontato che fossi appena uscita dal noto locale gay lì a fianco e voleva proprio sapere come mai non tornavo a casa con la mia fidanzata o almeno con qualcuna che mi ero rimorchiata al bar se proprio una fidanzata non ce l'avevo.

e me lo chiedeva anche in modo abbastanza esplicito, ma molto educato. quindi io non capivo questa sua insistenza sull'andarsene da sola da una bella serata come questa.

quando finalmente mi si è accesa la lampadina, sono rimasta così stupita e incredula che lui si è profuso in scuse e mi ci sono voluti altri cinque minuti buoni per fargli capire che non mi ero offesa.

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