martedì 29 giugno 2010

jeunesse dorée

lo so, lo so, dite che non aggiorno mai il blog. me ne scuso. confido che il trasloco del prossimo weekend mi renderà di nuovo abile e affidabile (e in possesso di una connessione internet meno ballerina). intanto, leggetevi questo.

ho trascorso lo scorso fine settimana (un fine settimana lungo, da giovedì a domenica) in compagnia dei miei genitori e delle mie nipotine.
si sono trasferiti in massa nella casa di campagna (mia residenza temporanea e provvisoria degli ultimi mesi) in cerca di un po'di fresco e la maratona è cominciata:
- abbiamo giocato a calcio in giardino ("zia, devi fare le finte. guarda l'albero e poi tiri in porta, così lei non capisce dove tiri").
- nonna ci ha fatto la carne fritta e anche l'insalata di riso.
- abbiamo fatto una gita culturale al colosseo e al palatino dove, a detta delle nipotastre, l'unica cosa degna di nota è stato correre tra le siepi del giardino all'italiana cercando di "evitare" gli spruzzi dell'innaffiamento automatico ("mamma, mamma, abbiamo giocato a scappare dall'acqua nel labirinto!").
- ho insegnato, da brava zia, a fare surf in metropolitana (dentro il vagone, non sul tetto, niente paura) cioè a restare in piedi -in posizione da surfista- quando la metro parte o curva o si ferma. mai provato? non sapete che vi perdete.
- abbiamo mangiato quintali di gelato.
- siamo andati a sentire il concerto del coro della zia (che al secondo brano: quando finisce?) e poi a cena fuori.
- i nonni hanno insegnato alle nipoti a giocare a uomo nero con le carte e le nipoti hanno insegnato ai nonni a giocare all'impiccato con le parole.
- siamo andati al supermercato.
- abbiamo gonfiato la piscina gonfiabile e l'abbiamo riempita d'acqua e abbiamo fatto il bagno (anche io perché mi hanno schizzato tutta).
- siamo andati a cena da macdonald e, soprattutto, abbiamo giocato (cioè hanno giocato, io e i nonni guardavamo) in una bellissima torre per arrampicarsi e in un paurosissimo scivolo a tubo per scendere dalla torre (che io all'età loro manco morta, sai che paura, e anche adesso insomma).
- abbiamo colorato, letto i libri di barbapapà e guardato i cartoni.
- abbiamo fatto decine di video stupidissimi col mio telefonino.
- abbiamo guardato la partita dell'italia ("ma insomma, questi blu, ma devono perdere sempre?" la voce dell'innocenza. e quella partita lì non l'abbiamo manco persa!).

mi ci sono voluti una settimana di lavoro e un altro weekend per riprendermi.

mercoledì 16 giugno 2010

franco bo'

tanti anni fa (era il 1992 secondo wikipedia) amica lu ed io incontrammo paolo bonolis per strada.
lui era per noi il mitico paolo di bimbumbam (quello di licia, paolo e uan) ma quell'anno, prima che la sua carriera decollasse, faceva il conduttore di nonèlarai (nella versione pre-ambra).
era il periodo di natale, eravamo dalle parti di via del corso, lo fermammo, lo salutammo e lo insultammo (anche se in modo gentile) perché si era ridotto a lavorare nel programma più stupido degli stupidi (che, comunque, noi guardavamo religiosamente).
e lui si schermì dicendoci qualcosa tipo "devo pur guadagnarmi la pagnotta".
apprezzammo l'onestà.

oggi (nel 2010 - chissà cosa dirà wikipedia) amica lu ed io siamo andate alla presentazione di un libro sulla soap opera delle soap opere: unpostoalsole.
siamo andate con il solo ed unico scopo di vedere dal vivo il nostro personaggio preferito franco bo'. il fatto che lui in realtà sia un attore che si chiama peppe zarbo non ci interessava minimamente. noi volevamo vedere franco e franco abbiamo visto.
siamo state per un'oretta in una libreria affollata, provando un po' di pena per l'autore del libro a cui nessuno ha rivolto la minima attenzione, scambiando commenti sulla bellezza del nostro beniamino con delle emerite sconosciute.
e ci siamo anche fatte fare l'autografo.
e lui mi ha detto "che bel nome. come la regina del deserto".


e so' soddisfazioni.

mercoledì 9 giugno 2010

cinemi e riflessioni

ATTENZIONE, QUESTO POST CONTIENE SPOILER, POTREBBE RIVELARVI COSE CHE NON SAPETE SULLA TRAMA DI UN FILM.

ieri ho visto sex and the city 2. e forse il titolo corretto dovrebbe essere "poco sex and quasi niente city".
il film non è inguardabile, ma forse la coppietta ragazza con migliore amico gay seduta accanto a me che l'ha guardato sorseggiando brachetto e alla fine ha commentato "che film fantastico!" ha un po' esagerato. io direi che la suddetta coppietta (con i suoi commenti) era la parte più bella del film.

comunque,
a parte tutto,
il film parla dell'amicizia tra donne, della difficoltà di rimanere amiche nonostante la vita ti porti in direzioni diverse, di chi ha figli e chi non ne ha, dei giudizi della gente e dell'importanza di rimanere fedeli a se stessi e di seguire i propri sogni. e dell'essere amiche per sempre.

che poi si svolga tra manhattan ed abu dabi, con gente che vive in alberghi a ottomila stelle e visita il suk in gonna di taffetà di dior e sandali tacco dodici e che carrie scelga ancora mister big invece del molto più fico aidan, è solo un trascurabile dettaglio.

ps. io delle amiche così ce le ho. e sono fortunata.

lunedì 7 giugno 2010

a proposito...

... del nome di questo blog.
nelle ultime settimane non ho scritto, ma mi sono trovata più volte "nel paese delle meraviglie".
guardate un po':

(roma)

(roma)

(roma)

(roma)

(panarea)

(salina)

(salina)

(roma)