lunedì 30 maggio 2011

professioni

la mia nipote grande l'altro giorno mi ha chiesto:

"zia, tu che sei turistica, lo sai chi era elagabalo?"

turistica mi è piaciuto un sacco. ora lo scriverò sui miei biglietti da visita. professione: turistica.

ps: perché una bambina di nove anni, per quanto nipote mia e quindi geniale, volesse sapere chi era l'imperatore romano meno conosciuto al mondo resta ancora da scoprire.
per i curiosi tra di voi, ecco qui la risposta.

lunedì 23 maggio 2011

aiuto (forse) affogo

la marea mi trascina, mi scappa la presa sugli oggetti che mi circondano.
passano i giorni e mi ritrovo sempre più al largo.
non capisco come fare a tornare verso la riva.

e non è una di quelle belle sensazioni tipo lasciar perdere le cose vecchie che ti tengono ancorata alla riva e finalmente dirigersi verso il mare aperto.

è piuttosto un essere finita in un lento gorgo che non mi fa andare da nessuna parte e da cui non so più uscire.

non mi piace per niente.

martedì 17 maggio 2011

nuns attack

le persone anziane mi fanno tenerezza.
le suore in genere mi irritano.
le suore anziane mi provocano una strana sensazione di tenerezza irritata.

l'altro giorno camminavo allegramente e velocemente dalle parti della città del vaticano e una vecchia suorina curva e col bastone camminava lentamente davanti a me. quando le ho girato intorno per superarla ho mormorato un "mi scusi madre, permesso" preda delle mie emozioni contrastanti, ma più sul tenero che sull'irritato.

però, come spesso mi accade ultimamente (sarà l'alzeimer), appena ho distolto lo sguardo da lei ho dimentiato la sua presenza. e ho abbassato la guardia.

all'improvviso un artiglio si è proteso davanti alla mia faccia.
era il braccio della suora che si muoveva in modo convulso davanti ai miei occhi.
per un momento non ho capito: si sentiva male, stava per cadere?

poi mi ha afferrato.
e si è fatta accompagnare al semaforo pedonale venti metri più avanti.

non me lo ha chiesto, non si è scusata. mi ha rapita, abbastanza contro la mia volontà, e si è servita di me.
le ho detto gentilmente "sorella, mi ha spaventato. poteva chiedermelo e l'avrei aiutata volentieri".
non mi ha risposto.
l'ho depositata al semaforo.
non mi ha ringraziato. mi ha detto qualcosa tipo "beh, adesso vai".

mi sono allontanata perplessa.
era successo veramente?

(poi dice perché l'irritazione)

mercoledì 11 maggio 2011

cibo + infanzia

ieri nella sala d'attesa di un noto ospedale romano ci si intratteneva parlando di cibo. di cibo tradizionale romanesco per lo più.

ho scoperto che molte persone associano alla loro infanzia cose come rane fritte e zampe di gallina perché le loro nonne le preparavano.

io associo alla mia infanzia le patate lesse e i fagiolini, la ricotta col cacao, le uova col pomodoro, il pesce il venerdì, la maionese fatta in casa, gli involtini, le polpette, la pasta col sugo e la panna (per definizione il sugo nonnato)

però la storia delle rane fritte mi ha incuriosito e quindi riporto qui la ricetta come l'ho trovata su internet:

rane fritte o alla cacciatora

ingredienti:

-un chilo e mezzo di rane pulite
-strutto o olio d'oliva
-farina
-sale e pepe


sistemate le rane con le zampette incrociate, salatele un po' e passatele nella farina. lasciatele riposare circa 10 minuti, passatele ancora nella farina e friggetele immediatamente in strutto o olio bollente.


se le preferite fritte, levatele quando sono appena dorate e mangiatele spolverando di sale e pepe.

se le preferite alla cacciatora (in umido) devono friggere ancora un po', e occorre preparare questo sugo:
-500 grammi circa di pomodoro a pezzi
-un battuto di lardo
-rosmarino e aglio tritati

mettete il lardo battuto, aglio e rosmarino in padella facendo soffriggere fino a quando il lardo sarà sciolto. aggiungete le rane e il pomodoro e continuate a cuocere fino a quando il sugo sarà ben ristretto. aggiustate di sale e pepe e servite.

(non so se avrò mai il coraggio di provare)

sabato 7 maggio 2011

sondaggio

(sarcofago romano con scene di battaglia, roma, palazzo massimo)

mi è venuta una nuova fissa per le fotografie di statue ed oggetti di pietra.
che dite, inizio una nuova collezione?

giovedì 5 maggio 2011

la dura realtà

ieri mattina, toilette dell'area archeologica di villa adriana.

due adolescenti con leggero accento del nord italia chiacchierano davanti allo specchio:
"come son conténta, non mi sembra vero che siamo a roma!" cinguetta una mentre l'altra sorride

"infatti regazzì, non te lo vorrei dire io, ma qui non stai a roma ma a tivoli." sono intervenuta io.

no, non è vero, non sono intervenuta. ma l'ho pensato e l'avrei voluto dire, oh quanto avrei voluto dirlo!

lunedì 2 maggio 2011

spazzola progressiva

ho recentemente investito i miei soldi e il mio tempo in un trattamento rivoluzionario per i capelli che finalmente fa sì che la mia chioma non assuma la forma di un fungo atomico sopra alla mia testa al minimo accenno di umidità o di sudore.
e sono entusiasta del risultato.

(so che periodicamente mi entusiasmo pensando di aver risolto tutti i miei problemi - almeno quelli relativi ai capelli - come forse alcuni di voi ricorderanno, ma forse questa è la volta buona!)

la miracolosa spazzola progressiva fa sì che i capelli rimangano come vengono asciugati: se vuoi li allisci, se no li lasci così e così loro stanno. poiché il motivo fondamentale per cui io cercavo di allisciarli era evitare il fungo... adesso sono felicemente mossi e riccetti.

io noto una differenza enorme ma, a quanto pare, sono la sola e così, delusa dal fatto che nessuno notasse lo sconvolgente miglioramento, l'altro giorno mi sono rivolta alla vecchia amica b che condivide con me il problema capelli ma che ha adottato da tempo una strategia interventista molto più drastica ed efficace trasformando la criniera in un caschetto liscio.

mi sono avvicinata a lei e le ho chiesto: "hai visto amica b che belli i miei capelli finalmente?" e ho messo l'accento sull'ultima parola così che capisse che avevo messo in atto i buoni propositi di spazzolaprogressivarmi.

lei mi ha guardato e con aria sconsolata mi ha risposto: "ma non ha fatto effetto per niente!?!"

quando le ho spiegato l'enorme differenza, visto che c'era un'umidità pari al cento per cento e non c'era traccia di fungo, probabilmente solo per farmi contenta, ha ammesso che sì, era vero, non c'erano esplosioni atomiche in atto e che in effetti i capelli erano più morbidi
"però - ha aggiunto con aria schifata - sono ancora ricci"

così imparo a chiedere opinioni alle amiche.