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giovedì 18 marzo 2010

biciclette

comincia la primavera e le biciclette si moltiplicano.
e con loro anche le stranezze.

dopo aver visto, nell'ordine: un tipo pedalare con una tavola da surf sul portapacchi; un altro tipo andare in giro con un gatto sulle spalle; una giovane donna procedere spedita con un neonato nell'ovetto assicurato (assicurato?) sul portapacchi;

stamattina ho visto una bicicletta di quelle sdraiate (cioè quelle in cui si pedala con le gambe stese in avanti e non di molto sollevati da terra) completamente chiusa e ricoperta con una sorta di carrozzeria che copriva anche il ciclista, sagomata come una vecchia macchina da formula 1 o un sottomarino, non saprei dire.

peccato non avere mai la possibilità di fotografarli, ma ogni volta che ci provo, scompaiono subito all'orizzonte pedalando veloci.

però stavolta ho trovato un esempio su internet!

giovedì 1 ottobre 2009

settembre

mamma-papà, freddo-pioggia, arrivi-partenze, sole-caldo, treni-tram, autunno-estate, lavoro-vacanze, amici-gatti, chiavi-caffè, gite-cultura, tapas-thai, lucrezia-francesco, biciclette-piedi, cibo-birra, coffeeshop-musei, malditesta-paracetamolo, ancora arrivi-ancora partenze, lavoro-jogging, cinema-birra, cena-brasile, shopping-soldi (pochi), viaggi-ritorni, roma-amsterdam, medici-negozi, famiglia-feste, amici-concerti, pranzi-cinese, pizze-terrazze, cugini-nipoti, figliocci-figliocce, battesimo-parenti, gatto-coinquilina, febbre-maldigola, lavoro-spesa, veterinario-palestra, inglese-italiano, olandese-francese, italiano-romano.

mi è scappato di mano il blog.

sabato 11 luglio 2009

paura vera

se avessi una lista delle cose paurose che sono riuscita a fare nella vita, da oggi potrei aggiungere un'altra voce.

ok, lo ammetto, probabilmente la cosa non è paurosa per niente e a scriverla (e ancor di più a leggerla) sembrerà ridicola, però al momento di farla....

forse è meglio premettere che io ho poco senso dell'equilibrio, che soffro di vertigini, che ho paura del vuoto e della velocità e che però, pur avendo paura, anzi proprio perché ho paura, sono attratta irresistibilmente da tutte le attività in qualche modo connesse a tutto ciò.
quindi, di conseguenza, adoro le montagne russe, le discese con gli sci, le ruote panoramiche, i panorami dalla cima delle torri, le seggiovie, andare a cavallo, ecc ecc. ogni volta, però, me la faccio sotto dalla paura.

da oggi posso aggiungere alla lista: andare in bicicletta come passeggero.
ma non in modo normale, come da bambini, a cavalcioni del portapacchi che poi è come andare dietro in motorino.
qui nelle terre piatte il passeggero siede all'amazzone (cioè di lato, come le nostre mamme sulle vespe negli anni '50) sul portapacchi dietro al conducente che lo sovrasta completamente in altezza.

quindi il suddetto passeggero (cioè nella fattispecie io) non può guardare davanti perché avrebbe la faccia incollata alla schiena di chi guida e comunque non vedrebbe niente, può solo guardare di lato. inoltre non può tenersi da nessuna parte e deve mantenere l'equilibrio non solo della sua persona ma anche delle sue gambe penzoloni e di eventuali e immancabili borse, borsette e borsettine.
il malcapitato (cioè sempre io) non sa dove sta andando perché la perdita dell'orientamento è immediata e vede solo sfrecciare, incredibilmente vicini e incredibilmente veloci, fiancate di macchine parcheggiate, specchietti di macchine in movimento, altre biciclette, pedoni, alberi, ringhiere di canali, bambini ecc ecc.

però, come sulla ruota panoramica, dopo i primi minuti di terrore puro, diventa divertente. quindi magari lo rifarò!

inutile dire che qui lo fanno tutti, con tranquillità, sicurezza e nonchalance, saltando al volo su biciclette già in moto (così il conducente fa meno fatica), mangiando il gelato e parlando al cellulare. e ovviamente nessuno, mai, cade.
ma loro nascono così. io non c'ho speranza.

e comunque, come dice jovanotti:
"la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare"

sabato 6 giugno 2009

biciclette 2

la bicicletta (radici nel cemento)

bella e seducente, è solo mia
sempre più attraente non resisto e così sia
con quella sua linea essenziale ed elegante
possederla è un'emozione intensa ed esaltante
da quando l'ho incontrata, non sono più lo stesso
la mia vita è migliorata, non sono mai depresso
ogni santo giorno ho una gran voglia di saltare
con un balzo in sella e cominciare a pedalare, pedalare, pedalare...

con la sua meccanica semplice e perfetta
vola vola vola sulla bicicletta
con la bandierina lo specchietto e la trombetta
vola vola vola sulla bicicletta
se ne va a fare la spesa col triciclo la vecchietta
vola vola vola sulla bicicletta
con il campanello col cestino e la pompetta
vola vola vola sulla bicicletta

vola sopra il traffico vola sullo smog
risparmio la benzina mi diverto e faccio sport
questa è la mia droga e non ne posso fare a meno
se il tragitto è lungo me la carico sul treno
macini kilometri e fatichi sempre poco
con un carrello al seguito puoi fare anche un trasloco
me la porto in casa vado su con l'ascensore
l'appendo alla parete e poi la lucido per ore

veleggio, pedalo senza fretta
plano e galleggio, sulla mia bicicletta!

secondo me è un gioiello di tecnica applicata
il genio dell'umanità sta in una pedalata
è il fiore all'occhiello dell'ingegneria
infallibile congegno ad orologeria
ce ne andiamo in piazza per il centro oppure al mare
lei mi porta al parco, a far la spesa a lavorare
col sorriso in faccia e con il vento tra i capelli
sempre in giro insieme e che momenti sono quelli
pedalare, pedalare, pedalare...

per un mondo più pulito questa è l'unica ricetta
vola vola vola sulla bicicletta
contro la cultura del consumo "usa e getta"
vola vola vola sulla bicicletta
se vuoi essere felice come un tempo dammi retta
vola vola vola sulla bicicletta
puoi viaggiare in tondo oppure andare in linea retta
vola vola vola sulla bicicletta

vola sopra il traffico vola sullo stress
vola sull'asfalto su sterrato o su pavé
fa bene allo spirito benissimo all'ambiente
non esiste mezzo di trasporto più efficiente
se incontro una salita e la storia si fa tesa
prima ancora che sia finita già pregusto la discesa
bando alla pigrizia, dico largo all'allegria
tutti in sella a pedalare in compagnia!

veleggio, pedalo senza fretta
plano e galleggio, sulla mia bicicletta!

velocipede che grande invenzione
con la bici noi faremo la rivoluzione
velocipede che grande passione
libera la mente il corpo e l'immaginazione
con la benedizione di santa graziella
santa tutelare di chi viaggia a pedivella
niente più benzina niente bollo da pagare
tanta pasta asciutta e poi trazione muscolare

velocipede che grande invenzione
sviluppa l'endorfina attiva la circolazione
velocipede che grande passione
e non prendo più nè multa nè contravvenzione

http://www.youtube.com/watch?v=B6KXSBITrGM

(grazie a chi ha messo questo video su facebook. inoltre le immagini commentano benissimo il post sulle bici olandesi)

sabato 23 maggio 2009

orgoglio

oggi ho fatto uno stupendo giro in bici. (il primo un po' "serio").
google mi dice che sono circa 18 km. il percorso sulla mappa non è proprio esatto perché google non conosce i sentieri per bici nel parco.
ci ho messo quasi due ore, andando piano piano.
(in realtà prima ero andata anche da B ad A, sempre in bici)
sono super orgogliosa di me stessa.

Visualizzazione ingrandita della mappa

giovedì 7 maggio 2009

biciclette

nonna raccontava sempre di quando, "in tempo di guerra", usava la bicicletta come mezzo di trasporto portando con sé i due figli "in canna" e le "sporte" con la spesa comprata forse al mercato nero o dai contadini in campagna (questa parte variava da racconto a racconto ma per il momento non è rilevante).
io ho sempre cercato, affascinata, di immaginare una persona in bicicletta con due bambini e delle borse rigonfie.
devo ammettere che la mia immaginazione non arrivava a tanto.
finché ... qui ho visto cose che voi umani non potete immaginare.
si può andare in bicicletta con due o anche tre bambini, con le valigie, con il cane al guinzaglio, con il gatto nel trasportino, parlando al telefono, tenendo l'ombrello, con la chitarra o il violoncello, si può traslocare in bicicletta.
e poi si può modificare la bicicletta aggiungendo una cassetta di legno (tra il manubrio e la ruota anteriore), la famosissima "bakfiets", e nella cassetta mettere bambini, mobili, animali, eccetera. ma si può anche trasformare la bicicletta in un triciclo normale (con due ruote dietro e una cassetta tra le ruote) o al contrario (con due ruote davanti e l'immancabile cassetta), oppure si può agganciare un carrellino dietro o, perché no, un altro pezzo di bici, con un sellino e una ruota, per i bambini più grandi.
i gadget possono essere i più moderni, ma nella maggior parte dei casi probabilmente nonna era più avanzata: i seggiolini dei bambini spesso sono solo cuscinetti sul portapacchi, le mini cinturine di sicurezza in genere pendono inermi da sedili o cassette, i caschi sono degli emeriti sconosciuti.
un mondo a parte.
amsterdam.

(seguirà documentazione fotografica)