martedì 30 marzo 2010

spostamenti

eccoci, ci siamo, sono pronta per la partenza.
nonostante abbia spedito tonnellate di roba due settimane fa con i fantastici traslocatori olandesi che mi volevano imballare anche una sigaretta modificata (non mia per carità!) che avrebbe provocato il mio e loro arresto visti i tempi che corrono, nonostante ciò - dicevo - la quantità di cose rimaste è notevole.

tra poco meno di un'ora mi cimenterò nell'improba impresa di trasportare una valigia, due trolley, un gatto e un computer giù per tre piani di scale olandesi.

poi dal portone all'aeroporto, ma quella - in confronto - è una passeggiata.

per fortuna è venuta ale ad aiutarmi (anche se lo shopping compulsivo a cui ci siamo dedicate ha contribuito alla mole del bagaglio...)

doei amsterdam, mi mancherai!

sabato 27 marzo 2010

work in progress

ho avuto un problema di fotografie.....

lo risolverò al più presto!

venerdì 26 marzo 2010

olandesità varie

penso di essere ormai super olandese quando:
- realizzo che sono ormai in grado di andare in bici parlando al cellulare o con due buste della spesa appese al manubrio.

- come regalo di addio i colleghi mi regalano gli zoccoli olandesi di peluche.

- pronuncio la seguente frase: "ieri sera pedalare sotto la pioggia era proprio piacevole".

- penso che faccia caldo quando la temperatura supera i 14 gradi. quando c'è anche il sole penso proprio che sia estate.

so di non essere assolutamente oriunda quando:
- mi viene proposto di prendere impegni per il prossimo settembre.

- vedo una pedalare indossando le ballerine SENZA calze quando la temperatura supera appena i dieci gradi.

- l'unica cosa commestibile alla mensa che non sia impanata e fritta è un panino roastbeef e insalata di tonno.

- uno cerca di uccidermi investendomi con la bici e, pur avendo torto marcio, non si scusa, non mi guarda in faccia, ma si gira e se ne va.

tra pochi giorni torno a roma.
so già che tutto questo mi mancherà.

mercoledì 24 marzo 2010

certe volte

certe volte vai in ufficio e ti aspetti una giornata normale, solamente una pausa pranzo un po' più lunga perché il grande capo vuole celebrare solennemente i tuoi ultimi giorni di lavoro.
invece vai a pranzo con tutti gli amici, in uno dei tuoi posti preferiti in tutta amsterdam e scopri che c'è una bellissima sala al piano di sopra e che il grande capo l'ha riservata per voi.
poi, di soppiatto, mentre tu sei impegnata e indaffarata (perché sei forse l'unica scema che il terzultmo giorno di lavoro va avanti ancora a pieno ritmo), i tuoi amichetti colleghi decidono che andrete a bere una birra di saluto dopo l'ufficio.
così ti ritrovi a tornare a casa alle dieci di sera, con un paio di birre di troppo sulle spalle, una cena a base di cibo spazzatura sullo stomaco e un bellissimo regalino nella borsa.
con la felicità che solo una dimostrazione disinteressata di amicizia e affetto possono dare.
con la certezza che questo periodo ad amsterdam sia stata una delle cose più belle che tu abbia fatto.
con degli amici veri, che pur parlando una lingua che non è la tua, sanno capire quello che provi e dirti cose che arrivano direttamente al cuore.

buoni ultimi 5 giorni amsterdam!

lunedì 22 marzo 2010

gattomatto

oggi il gatto puzzola compie dieci anni.

stasera, per festeggiare, si è mangiata il cavolo in padella con la salsa di soia (di coinquilina c) e il finto cordonbleau di soia con la salsa di noccioline invece di prosciutto e mozzarella (della sottoscritta).

ma lei è così: pensa di essere umana e il cibo è una delle gioie della sua vita. (tutta sua madre, che sarei io).


sabato 20 marzo 2010

un po'così

dal mio film preferito (Harry ti presento Sally)

(in questi giorni mi sento un po'come lei -ma a me mancano molto meno di otto anni)

S- Ma perché non voleva sposarmi? Che cos’ho che non va?

H- Niente!
S- Sono difficile
H- Sei stimolante
S- Sono troppo strutturata e chiusa in una torre d’avorio
H- Però simpatica
S- No, no, no, l’ho fatto scappare! E presto avrò quarant’anni!
H- Quando?
S- Tra poco
H- Tra 8 anni!!
S- Ma non è tanto, non lo sai che una a quarant’anni è in un vicolo cieco? Naturalmente per voi è diverso. Charlie Chaplin ha fatto figli fino a 73 anni
H- Ma non ce la faceva a tenerli in braccio

giovedì 18 marzo 2010

biciclette

comincia la primavera e le biciclette si moltiplicano.
e con loro anche le stranezze.

dopo aver visto, nell'ordine: un tipo pedalare con una tavola da surf sul portapacchi; un altro tipo andare in giro con un gatto sulle spalle; una giovane donna procedere spedita con un neonato nell'ovetto assicurato (assicurato?) sul portapacchi;

stamattina ho visto una bicicletta di quelle sdraiate (cioè quelle in cui si pedala con le gambe stese in avanti e non di molto sollevati da terra) completamente chiusa e ricoperta con una sorta di carrozzeria che copriva anche il ciclista, sagomata come una vecchia macchina da formula 1 o un sottomarino, non saprei dire.

peccato non avere mai la possibilità di fotografarli, ma ogni volta che ci provo, scompaiono subito all'orizzonte pedalando veloci.

però stavolta ho trovato un esempio su internet!

martedì 16 marzo 2010

penso positivo

sto leggendo un libretto scemo, un po'buddista un po'peones (cit), in cui il protagonista riesce a cambiare la propria vita in meglio suo malgrado.

nella prima pagina c'è la frase seguente che trovo stupenda:

"io non ero alla ricerca di un cambiamento. né di una nuova direzione. non ero alla ricerca di nulla, se non di un drink".


(the buddha, geoff and me - edward canfor-dumas)
ps. la traduzione dall'inglese è mia.

domenica 14 marzo 2010

radici

venerdì sera sono andata a cena in un posto fico amsterdamese che si chiama radici come kuntakinte.
in un angolo, un cubo di vetro racchiude la saletta fumatori che sembra un po' un acquario.
alle pareti, perché il kitsh non è mai troppo, altri crani di cervidi con le corna sbiancate.

proprio dritto davanti a me campeggiava il girarrosto. ed ero pronta a giurare che la parete di fondo fosse decorata con scene erotiche dipinte in bianco su fondo nero, con uno stile ispirato a quello dei vasi greci.
ero proprio convinta.
poi, facendo la vaga, mi sono alzata e sono andata a controllare, perché nessuno degli astanti credeva alla mia versione. il cameriere mi ha pure colto in fragrante e mi sono dovuta inventare una scusa.
ovviamente non c'era nessuna scena ispirata alla pittura greca.
si trattava di ciuffetti di fili bianchi, che servono da conduttori di calore e contribuiscono alla cottura uniforme del cibo.

che delusione.
quando disegnerò la mia prima collezione di girarrosti, utilizzerò sicuramente dei riferimenti all'arte classica.

venerdì 12 marzo 2010

rubata



immagine rubata da un blog che ha per oggetto i blog altrui (alla soggettaggine non c'è mai fine) gestito dal grandecapo olandese nel suo tempo libero.

ps: tradotto significa " bloggo dunque sono"

mercoledì 10 marzo 2010

a macchia d'olio

a volte penso che ho quasi quarant'anni (vabbè, non proprio quasi) e che nella vita non ho fatto niente: non mi sono sposata (e non convivo, non sono fidanzata ecc ecc), non ho avuto figli, non ho viaggiato (non sono mai stata in asia, in sud america, in russia, in montenegro, ma neanche a praga né a budapest), non ho fatto carriera, non ho fatto i soldi, e così via.

oggi però pensavo che però ho fatto moltissime cose. ho fatto lavori interessanti, parlo più di una lingua oltre alla mia, sono stata in diversi posti (anche in africa e negli stati uniti), so cucinare, fare fotografie, so anche sciare, suonare la chitarra e (in teoria) il pianoforte, leggere la musica, cantare, giocare a tennis e a bowling (un po'), andare a cavallo (vabbè, quello molto poco), ho vissuto all'estero, ho vinto un concorso pubblico (va bene, non mi hanno assunto, però ero idonea, vale lo stesso, no?), ho mangiato tante cose in tanti posti, ho bevuto, ballato, amato, eccetera eccetera.

non ho avuto una di quelle fatte a forma di linea retta, o di freccia che punti in una sola direzione. piuttosto la mia è una vita a macchia d'olio, che si espande un po' a caso, ma inesorabilmente.
me ne devo solo ricordare.

e comunque non ho ancora quarant'anni. e comunque saranno solamente i primi.

lunedì 8 marzo 2010

nonni

aveva i capelli bianchi, il viso dolce e gli occhi buoni. vestiva sempre di nero, si muoveva piano e parlava piano. quando la andavi a trovare le trovavi sempre seduta nella sua poltrona. aveva sempre freddo, anche al sole d'estate, e aveva sempre bisogo di un golfino. mangiava l'impasto crudo dei biscotti di nascosto come faccio sempre anche io. si faceva leggere ad alta voce "la casina verde" e i necrologi sul giornale. non vedeva praticamente niente ma per farsi le fotografie si levava gli occhiali e sorrideva con aria civetta. da giovane era molto carina e alla festa di fidanzamento portava un nastro verde tra i capelli.
qualche giorno fa avrebbe compiuto 103 anni.

sabato 6 marzo 2010

riflessioni di un sabato mattina

c'è una canzone che dice "nessun rimpianto, nessun rimorso, soltanto certe volte capita che..."

io sono un po' così: penso, pondero, rifletto, tergiverso, prendo tempo. però, alla fine, quando prendo una decisione oppure quando una cosa mi capita, insomma quando agisco e mi muovo in una qualche direzione, in genere non mi fermo a guardare indietro.
se ho fatto quella scelta è perché in quel momento mi è sembrata l'opzione migliore e in genere questo mi basta.

a volte alcune scelte sono più impegnative di altre e mi capita di pensare a cosa sarebbe successo se. se avessi scelto una facoltà diversa, se avessi fatto l'erasmus, se non fossi partita per amsterdam, se ora non tornassi a roma, ...
ma con i se e con i ma non si fa la storia, quindi vado avanti per la mia strada. sorrido al mondo (quasi sempre) e guardo al futuro.

e che dio ce la mandi buona.

ps: chi conosce la fonte della citazione a inizio post e, come me, non si vergogna di ammettere i propri pacchianissimi gusti musicali?

lunedì 1 marzo 2010

non c'è bisogno

non c'è bisogno di scrivere un nuovo post, quando qualcun altro lo ha già scritto per te.

leggete qui