(ovvero la vita surreale d un expat ad amsterdam)
quello appena passato è stato il weekend delle cose strane e inaspettate.
(sarebbe stato perfetto, se ci fosse stato pure l'uomo del tombino, ma pazienza).
sabato pomeriggio:
con meetin.org (associazione per expats con cui di tanto in tanto vado a cena, al museo, ecc), appuntamento alla stazione centrale per andare dall'altre parte del fiume (l'ij, quello delle parole crociate: fiume del nord europa, 2 lettere) a prendere un caffè in un posto fichetto. il gruppo stavolta era un po' surreale e male assortito, ma ancora più surreale è stato prendere un traghettino (gratuito, il comune vuole spingere la gente a trasferirsi aldilà del fiume) che per 15 minuti ha solcato i flutti (davvero, il fiume è enorme e sembra di stare in mare aperto) fino ad approdare nel mezzo del nulla dove però c'era il caffè sulla riva coi tavolini fuori, un sottomarino mezzo sommerso ormeggiato a poca distanza, un molo a cui sono ormeggiati una nave-albergo (che infatti si chiama botel) e una delle navi di greenpeace ed una casa dello studente fatta di container affiancati e impilati. gli studenti vivono nei container. almeno hanno le finestre.
una volta preso il caffè (o tè o birra, a scelta), via. si riprende il traghetto e si torna indietro.
sabato sera:
appuntamento con k per una birra. sapevo che non sarebbe stata una ma almeno sette. ma non sapevo che saremmo stati in 4 posti diversi: un pub belga con tutte le birre dei frati, un posto gggiovane e un po'fichetto col giardino strapieno di persone (perché è estate, niente niente ci sono quindici gradi) e divani in pelle con tipe tristi sedute sopra, una scuola occupata (tristissimo, doveva esserci un djset ma non c'era nessuno) in cui la barista in sedia a rotelle era probabilmente un uomo e infine un posto supercool a westerpark con musica dal vivo (e una stupenda band russa che suonava...chiamamola word music) seguita da un fantastico deejay che ha messo musica bellissima e noi a ballare come matti (e a sperimentare diverse e variamente efficaci tecniche di rimorchio) fino alla chiusura del locale.
domenica mattina:
tradisco la fedelà a meetin per andare a un brunch di italiani. sempre expats, sempre sconosciuti. arrivo con mezz'ora di ritardo e scopro che non si è presentato nessuno, tranne una ragazza molto simpatica mai vista prima.
per consolarmi ho mangiato fuori preso il sole al parco tutto il pomeriggio. perché era estate davvero.
c'era un errore di ortografia! menomale che ale se n'è accorta...ora l'ho corretto e non saprete mai che avevo scritto ha con l'h quando non serviva!
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