lunedì 11 maggio 2009

weekend

(ovvero la vita surreale d un expat ad amsterdam)

quello appena passato è stato il weekend delle cose strane e inaspettate.
(sarebbe stato perfetto, se ci fosse stato pure l'uomo del tombino, ma pazienza).

sabato pomeriggio:
con meetin.org (associazione per expats con cui di tanto in tanto vado a cena, al museo, ecc), appuntamento alla stazione centrale per andare dall'altre parte del fiume (l'ij, quello delle parole crociate: fiume del nord europa, 2 lettere) a prendere un caffè in un posto fichetto. il gruppo stavolta era un po' surreale e male assortito, ma ancora più surreale è stato prendere un traghettino (gratuito, il comune vuole spingere la gente a trasferirsi aldilà del fiume) che per 15 minuti ha solcato i flutti (davvero, il fiume è enorme e sembra di stare in mare aperto) fino ad approdare nel mezzo del nulla dove però c'era il caffè sulla riva coi tavolini fuori, un sottomarino mezzo sommerso ormeggiato a poca distanza, un molo a cui sono ormeggiati una nave-albergo (che infatti si chiama botel) e una delle navi di greenpeace ed una casa dello studente fatta di container affiancati e impilati. gli studenti vivono nei container. almeno hanno le finestre.
una volta preso il caffè (o tè o birra, a scelta), via. si riprende il traghetto e si torna indietro.

sabato sera:
appuntamento con k per una birra. sapevo che non sarebbe stata una ma almeno sette. ma non sapevo che saremmo stati in 4 posti diversi: un pub belga con tutte le birre dei frati, un posto gggiovane e un po'fichetto col giardino strapieno di persone (perché è estate, niente niente ci sono quindici gradi) e divani in pelle con tipe tristi sedute sopra, una scuola occupata (tristissimo, doveva esserci un djset ma non c'era nessuno) in cui la barista in sedia a rotelle era probabilmente un uomo e infine un posto supercool a westerpark con musica dal vivo (e una stupenda band russa che suonava...chiamamola word music) seguita da un fantastico deejay che ha messo musica bellissima e noi a ballare come matti (e a sperimentare diverse e variamente efficaci tecniche di rimorchio) fino alla chiusura del locale.

domenica mattina:
tradisco la fedelà a meetin per andare a un brunch di italiani. sempre expats, sempre sconosciuti. arrivo con mezz'ora di ritardo e scopro che non si è presentato nessuno, tranne una ragazza molto simpatica mai vista prima.
per consolarmi ho mangiato fuori preso il sole al parco tutto il pomeriggio. perché era estate davvero.

1 commento:

  1. c'era un errore di ortografia! menomale che ale se n'è accorta...ora l'ho corretto e non saprete mai che avevo scritto ha con l'h quando non serviva!

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