lunedì 18 luglio 2011

da un eccesso all'altro

questo post poteva anche intitolarsi veni, vidi, vici.

segue da malasanità:

venerdì 24 giugno:
"signora, la stiamo chiamando. venga lunedì. ma prima aspetti che la richiamiamo sabato. se non la richiamiamo non venga. anzi, venga lo stesso. anzi, richiami lei".

sabato:
richiamo. "sì. ok. venga lunedì mattina"

lunedì: arrivo. ricovero. operazione. sveglia. fame. no cibo. no pipì.
martedì: pipì. colazione. dimissioni. a casa.

prima di dimettermi:
"deve venire sabato per la visita. è un preavviso sufficiente per lei?"
decido di non cogliere l'ironia. anche perché forse non c'è.

sabato:
appuntamento alle 10. tutto perfetto, preciso, organizzato. un quarto d'ora. tutto fatto. tutto bene. tutto a posto.
"deve venire per un ultimo controllo il 18 luglio, se è compatibile con i suoi impegni lavorativi".
"vuole che controlli se è compatibile?" chiedo io ingenua
"no. deve venire il 18 comunque, facevo così per dire".

oggi:
appuntamento alle 9:45. tutto perfetto, preciso, organizzato. dieci minuti. tutto bene. tutto a posto.

tutto è bene quel che finisce bene.
che questa efficienza fosse un riscatto karmico per l'inefficienza precedente lo spero ma non lo credo.
ma se funzionasse sempre così non sarebbe molto meglio per tutti? e non ci sarebbero più sprechi! (tra parentesi, oggi ho pagato il ticket graie alla nuova finanziaria).

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