giovedì 14 febbraio 2013

valentine's day



come il giorno di capodanno, anche san valentino è una di quelle ricorrenze che, volenti o nolenti, ci fanno riflettere.
il prossimo che mi dice che è solo una festa commerciale e che quindi non ha nessun valore ce lo mando (a quel paese). provate voi a non aver mai dico mai ricevuto un regalo, un pensiero o una rosa e poi ne riparliamo.

a seguito delle mie riflessioni, sono giunta alla conclusione che, ahimé, morirò zitella.

risulta evidente dall'approccio scientifico ai dati e dal risultato degli esperimenti che in me c'è qualcosa (un difetto genetico, una molecola impazzita, un virus, ancora non so - se ero brava in queste cose facevo la scienziata e non la guida turistica) che mi rende invisibile agli occhi dell'essere umano di sesso maschile. a meno che esso non sia gay (e questo è comprovato) o sposato (e questo è da provare, ma mi dicono che l'essere maschile sposato sviluppa capacità impensabili in precedenza).

dato che io non voglio un uomo sposato e che gli uomini gay non vogliono me (perché dciamocelo chiaramente, io un fidanzato gay lo vorrei eccome -e chi non lo vorrebbe- se non fosse per il problema del sesso), se ne deduce che sono destinata alla zitellaggine perpetua.

se solo avessi una casa col giardino, almeno potrei prendermi un cane.

2 commenti:

  1. secondo me è per via del fatto che giustamente non ci accontentiamo, io dal canto mio ora sono in finestra a guardare con occhi disincantati tutti questi strani tipi che girano per le vie della citàà e non mi si venga a dire che siamo noi quelle complicate!!!!!

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  2. zefirina, hai ragione. ma gli strani tipi comunque, a e, neanche mi vedono. quello è il problema!

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